Peculiarità di questo tratto di costa è la presenza di più di cento grotte scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell’Ottocento agli anni sessanta, originariamente usate come ricovero di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. I frequentatori delle grotte sono chiamati grottaroli.
I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l’insieme suggestivo; caratteristico è anche l’uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati.
Oltre che al Passetto, le grotte sono presenti in altri tratti della costa alta di Ancona e assommano complessivamente a circa cinquecento. Esse rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
FONTE: Wikipedia